Computer: è possibile utilizzare un disco fisso senza supporto?

Potrebbe capitarvi di volere recuperare un vecchio computer portatile che, alla fine della sua onorata carriera con Windows (magari l'ormai abbandonato XP) potrebbe tornare a nuova vita con sistemi operativi decisamente più prestanti.

Mi riferisco, ovviamente, a Linux nella sue varie distribuzioni.
Non entro, in questo post, nell'analisi delle distribuzioni migliori per un vecchio notebook.
Mi riferisco, invece, alla eventualità che per installare le nuove distribuzioni sia opportuno sostituire il disco fisso interno del portatile.
Nessun problema per il formato che, nella quasi totalità dei casi, è quello da 3,5". Anche l'attacco non dovrebbe presentare problemi: dovrebbe essere il classico SATA.

Un problema, invece, potrebbe porsi per uno dei componenti più banali: il supporto di montaggio del disco, il cd. "drive caddy".
Il vecchio Caddy
Potrebbe, infatti, facilmente capitare che il vecchio caddy sul quale era  montato il disco fisso originale non sia più utilizzabile a causa, come è capitato a me, delle viti ossidate o spannate che non possono più essere svitate.
Si può provare ad utilizzare vari metodi per svitare le viti: prodotti che aumentano la trazione dei cacciativi, tentativi di incollaggio di controviti da utilizzare per lo svitamento, trapano con punte da 1 mm...
Alla fine tutto potrebbe essere vano.
Allora cosa fare?
Rinunciare?
Assolutamente no!

Il Caddy svolge una duplice funzione: assorbire il calore prodotto dal disco e stabilizzare il disco nell'alloggiamento del "case".
Per entrambe le funzioni è possibile utilizzare una soluzione di compromesso ma che in molti casi può sostituire egregiamente il caddy originale: LA CARTA STAGNOLA!.
La carta di ALLUMINIO utilizzata in cucina va benissimo.
Ecco il disco con il nuovo "caddy"
Occorre tenere presente che la carta di alluminio da cucina ha una doppia facciata: una opaca ed una lucida. La facciata lucida ha un potere di assorbimento del calore maggiore. Pertanto occorre rivolgere la parte lucida verso il disco fisso.
Si può, quindi, avvolgere il disco fisso con uno strato di carta stagnola, con il lato lucido all'interno.
Occorre valutare, inoltre, se uno strato sia sufficiente per stabilizzare il disco o se sia necessario un altro strato.
Non occorre esagerare con gli strati perchè il disco potrebbe essere "schiacciato" ed avere problemi con i contatti.

Alla fine con il sistema che ho descritto sono riuscito a trovare il giusto assetto del disco fisso e rivitalizzare il mio vecchio notebook che adesso funziona alla grande con il suo nuovo "motore" operativo. 
Il vecchio computer regge non UNO ma MOLTI sistemi operativi
Uno dei sistemi operativi si sta aggiornando senza problemi
Un motore, peraltro, non limitato ad un solo sistema ma ad un "gruppo" di sistemi operativi paralleli, tutti perfettamente funzionanti.

Un risultato del tutto inimmaginabile con il "vecchio" Windows.


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