Atti giudiziari: il vantaggio del doppio monitor.

Premessa

La scrittura di un atto giudiziario presenta alcune peculiarità rispetto alla scrittura di opere dell'ingegno in genere.
Una di queste è la frequente necessità di avere documenti antagonisti da tenere in evidenza.
Gli esempi concreti possono essere molteplici: da una parte un provvedimento giudiziario e dall'altra un atto di opposizione; oppure da una parte un ricorso e dall'altra una memoria difensiva; oppure da una parte una sentenza e dall'altra l'impugnazione... e così via.
Potrebbe, pertanto, essere molto utile poter gestire due monitor contemporaneamente in cui collocare sia il documento di riferimento che quello in via di elaborazione.
Questo è un semplice articolo dimostrativo dei vantaggi del doppio monitor nella scrittura di atti giudiziari.
Non ho inserito, volutamente, molti dettagli tecnici: per questi mi riservo di pubblicare un separato articolo in futuro.
Al termine dell'articolo ho inserito una GALLERIA DELLE IMMAGINI per illustrare i concetti spiegati.

Mi occorrono due computer?

Una delle domande che mi vengono solitamente poste a questo punto è: ma per gestire due monitor occorrono due computer?
Assolutamente no!
Per gestire due monitor sincronizzati è necessario utilizzare UN computer con due porte video separate.
Oppure un computer portatile con una porta video esterna.
Tutti i portatili, anche i più vecchi, hanno almeno una porta di comunicazione dedicata ai monitor esterni.
I più recenti hanno addirittura più di una porta, una analogica ed una digitale o HDMI (quest'ultima per i collegamenti ai televisori).
Ma una porta è più che sufficiente per i nostri scopi.
Quindi: per ottimizzare la redazione di un atto giudiziario utilizzando due monitor è sufficiente un normalissimo computer portatile con il proprio monitor ed un monitor esterno collegato al portatile.

Come collego un monitor esterno?

Un monitor esterno deve essere collegato tramite la porta video del computer.
Ma come riconosco una porta video?
È molto facile riconoscere un porta video.
Innanzitutto la porta video ha una forma caratteristica che si adatta alle prese video dei monitor.
A volte ha una sigla del tipo VGA, DVI, HDMI, ecc.
Per i nostri scopi vanno tutte bene.
Inoltre solitamente ha un colore che la contraddistingue dalle altre porte: blu per le porte analogiche e bianco per le digitali.

Configurazione del sistema a doppio monitor

Dopo il collegamento del monitor occorre un piccolo intervento di configurazione.
Di solito i sistemi operativi configurano di default il secondo monitor come un duplicato del primo.
Ovvero il secondo monitor riproduce, subito dopo il primo collegamento, lo stesso segnale del primo: in pratica diventa un clone del primo monitor.
Questa è la configurazione utilizzata in alcune sedi giudiziarie in cui il Giudice utilizza un monitor per sé ed uno rivolto ai difensori presenti all'udienza per il controllo della verbalizzazione.
Per i nostri scopi, però, occorre inserire una modifica nel pannello di configurazione.
In tutti i sistemi operativi esiste un pannello dedicato alla configurazione del monitor.
Quando si collega un secondo monitor vengono visualizzate opzioni aggiuntive dedicate, appunto, alla configurazione del secondo monitor.
Quella che serve ai nostri scopi è la configurazione denominata "ESTENDI" o simile.
In pratica il secondo monitor diventa un'estensione del primo monitor come se entrambi fossero un UNICO MONITOR allargato.
Infine è necessario stabilire, utilizzando sempre lo stesso pannello, se il secondo monitor debba essere collocato a sinistra o destra del monitor principale in modo da avere la possibilità di scorrere il puntatore del mouse tra i due monitor senza incontrare l'ostacolo del bordo.

Affiancamento fisico degli schermi

Per avere un buon sistema di visualizzazione è necessario che i due schermi si trovino il più vicino possibile e che siano allineati con una leggera angolatura convessa.
L'obiettivo è quello di ridurre il più possibile lo spostamento orizzontale degli occhi e del collo.
Se i due monitor avessero anche le stesse dimensioni sarebbe l'ideale. Ma quest'ultima non è una condizione necessaria.
Pertanto occorre avvicinare gli schermi, oppure il computer portatile e lo schermo esterno, ed angolare leggermente i due dispositivi in modo tale da avere un raggio equidistante com il punto di visualizzazione.

È arrivato il momento di usare i due monitor sincronizzati

Adesso è tutto pronto. Possiamo iniziare ad utilizzare il sistema a doppio monitor.
Avviamo le applicazioni normalmente utilizzate per visualizzare gli atti e i documenti e per scrivere e distribuiamo tutto il materiale tra i due schermi.
Per procedere alla distribuzione basta utilizzare il mouse e spostare ogni oggetto da una parte o dall'altra.
Noteremo subito una delle più affascinanti caratteristiche del sistema a doppio monitor: la "traslazione degli oggetti".

La traslazione degli oggetti

La traslazione degli oggetti tra i due monitor non è altro che lo spostamento mediante trascinamento di un oggetto, ad esempio di una finestra contenente l'elenco dei documenti, da un monitor all'altro.
Il momento di maggiore effetto è quello in cui l'oggetto "esce" da primo monitor ed "entra" nel secondo monitor.
Sembra un gioco di prestigio in cui un oggetto si dematerializza e, passando dal nulla, si rimaterializza in un altro ambiente.
Non è altro che la pratica applicazione del principio della sincronizzazione: i due monitor si comportano come uno solo, il bordo interno dei due monitor è, pertanto, aperto verso l'altro monitor.
Il bordo fisico del monitor viene, pertanto, eliminato e reso trasparente.
Per vedere il momento in cui la finestra è al centro dei due monitor rinvio alle figure 4, 5, 6 della GALLERIA DELLE IMMAGINI. Una volta distribuiti gli oggetti tra i due monitor è anche possibile modificare la forma degli oggetti a seconda delle nostre esigenze.

L'adattamento degli oggetti

Ogni sistema operativo ha funzioni di adattamento automatico della forma degli oggetti alle dimensioni del monitor di destinazione.
In altre parole: se ho una finestra in FULL SCREEN su un monitor potrò avere il FULL SCREEN anche sull'altro monitor con autoadattamento della dimensione complessiva dell'oggetto.
L'unica eccezione è quella delle finestre con dimensioni fisse: in questo caso la dimensione rimane uguale tra le due finestre.
Ovviamente gli oggetti possono essere ridimensionati e ridotti anche manualmente.
Una comodissima funzione di riduzione con adattamento automatico è quella dello snap, presente normalmente nei vari sistemi operativi con qualche piccola differenza.

Utilizziamo lo snap

Lo snap è l'adattamento automatico delle finestre attraverso una combinazione di tasti oppure un movimento del mouse.
La tipica relazione pratica di tale funzione è quella dell'affiancamento preciso di due finestre nello schermo, senza dovere perdere tempo a ridimensionare "a vista" le finestre.

Lo snap mediante combinazioni di tasti

La combinazione di tasti normalmente utilizzata per tale funzione è la seguente:
  • ALT + FRECCIA SINISTRA: la finestra viene ridimensionata esattamente nella metà sinistra del monitor
  • ALT + FRECCIA DESTRA: la finestra viene ridimensionata esattamente nella metà destra del monitor
  • ALT + FRECCIA ALTA: la finestra viene allargata a schermo intero
  • ALT + FRECCIA BASSA: la finestra se a schermo intero viene riportata alle dimensioni precedenti, se già ridimensionata viene minimizzata sulla barra.

Lo snap attraverso movimenti del mouse

Un altro modo per ottenere lo stesso risultato è quello del trascinamento delle finestre con il mouse.
I movimento sono i seguenti:
  • TRASCINAMENTO OLTRE IL BORDO SINISTRO: la finestra viene ridimensionata esattamente nella metà sinistra del monitor
  • TRASCINAMENTO OLTRE IL BORDO DESTRO: la finestra viene ridimensionata esattamente nella metà destra del monitor
  • TRASCINAMENTO IN ALTO: la finestra viene allargata a schermo intero
  • TRASCINAMENTO IN BASSO: la finestra viene riportata alle dimensioni precedenti.
Attenzione:la seconda forma di snap (quella con i movimenti del mouse) non è adatta nel caso di utilizzo di doppio monitor perché in questo caso NON esiste un bordo destro/sinistro tra i due monitor, come spiegato nel capitolo dedicato alla traslazione.
Nel nostro caso, pertanto, è meglio utilizzare le intuitive combinazioni spiegate al paragrafo dedicato allo snap con i tasti.

Galleria di immagini

A questo punto l'articolo è già troppo lungo e preferisco, per ora, illustrare come una serie di immagini (in cui, ovviamente, ho eliminato ogni riferimento specifico) quanto sopra descritto:


Fig. 1 - Da una parte il ricorso, dall'altra la memoria

Fig: 2 - Tre finestre sui due monitor

Fig. 3 - Quattro finestre distribuite sui due monitor

Fig. 4 - La finestra mediana è condivisa tra i due monitor

Fig. 5 - Altra immagine di finestra condivisa

Fig. 6 - Particolare di finestra condivisa tra i due monitor

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